Cos’è la preghiera? come si fa? Dio ascolta e risponde? – Opus Dei

Sommario

1. Posso parlare con Dio e ascoltarlo?
2. Come dialogare con Dio? Cosa significa pregare?
3. Come pregò Gesù?
4. Esistono diverse forme di preghiera?

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Posso parlare con Dio e ascoltarlo?

Sì, nell’Antico Testamento Abramo, Mosè e i profeti parlavano e ascoltavano Dio. Nel Nuovo Testamento, Gesù ci insegna come possiamo relazionarci con nostro Padre Dio. Questa esperienza di preghiera è stata vissuta da migliaia di persone nel corso dei secoli. I santi sono un esempio di come in ogni epoca e circostanza Dio cerca ogni persona e può rispondere mantenendo un vero dialogo con Lui.

“Per ascoltare il Signore, è necessario imparare a contemplarlo, a percepire la sua presenza costante nella nostra vita; è necessario smettere di dialogare con Lui, lasciargli spazio nella preghiera. Ognuno di noi, compresi voi ragazzi, ragazze e giovani, così numerosi questa mattina, dovrebbe chiedersi: che spazio lascio al Signore? Dovrei fermarmi a parlargli? Fin da piccoli, i nostri genitori ci usavano per iniziare e terminare la giornata con una preghiera, per educarci a sentire che l’amicizia e l’amore di Dio ci accompagnano. Ricordiamo di più il Signore nei nostri giorni.”Papa Francesco, udienza 1 maggio 2013.

Come dialogare con Dio? Cosa significa pregare?

Tutti gli uomini sono chiamati a comunicare con Dio. Per creazione, Dio chiama ogni essere dal nulla all’esistenza. Anche dopo aver perso, attraverso il suo peccato, la sua somiglianza con Dio, l’uomo rimane l’immagine del suo Creatore. Conserva il desiderio di Colui che lo ha creato e lo cerca.

Dio chiama instancabilmente ogni persona al misterioso incontro della preghiera. È Dio che prende l’iniziativa nella preghiera, mettendo in noi il desiderio di cercarlo, di parlargli, di condividere con Lui la nostra vita. La persona che prega, che è pronta ad ascoltare Dio e a parlargli, risponde a questa iniziativa divina.

Quando preghiamo, cioè quando parliamo a Dio, è tutto l’uomo che prega. Per designare il luogo da cui scaturisce la preghiera, le Sacre Scritture a volte parlano dell’anima o dello spirito, e più spesso del cuore (più di mille volte): è il cuore che prega.

Il cuore è il nostro centro nascosto, solo lo Spirito di Dio può sondarlo e conoscerlo. È il luogo della decisione, nel profondo delle nostre tendenze psichiche. È il luogo della verità, dove si sceglie tra la vita e la morte. È il luogo dell’incontro con Dio, del rapporto tra Dio e ciascuno di noi personalmente.

La preghiera non si riduce allo scoppio spontaneo di un impulso interiore: per pregare è necessario voler pregare e imparare a pregare. Impariamo a parlare con Dio attraverso la Chiesa: ascoltando la parola di Dio, leggendo i Vangeli e, soprattutto, imitando l’esempio di Gesù. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn 2559-2564

Testi di San Josemaría per pregare

“Minuti di silenzio”. – Lasciali per il cuore secco. Noi cattolici, figli di Dio, parliamo al Padre Nostro che è nei cieli. 115

Non manchino alla nostra giornata alcuni momenti dedicati soprattutto alla frequentazione di Dio, elevando a Lui i nostri pensieri, senza bisogno che le parole appaiano sulle labbra, perché cantano nel cuore. Accanto al Tabernacolo, accompagnando colui che è rimasto per Amore. E se non ci fosse altra scelta, da nessuna parte, perché il nostro Dio è ineffabilmente nella nostra anima in grazia. Amici di Dio, 249

Guarda quale insieme di sciocchezze ragionate ti presenta il nemico, in modo da lasciare la preghiera: “Mi manca il tempo” – quando lo perdi costantemente – ” questo non è per me”,”il mio cuore è asciutto”… La preghiera non è un problema di parlare o sentire, ma di amare. E si ama, sforzandosi di cercare di dire qualcosa al Signore, anche se non viene detto nulla. Solco, 464

Ogni volta che sentiamo nel nostro cuore il desiderio di migliorare, di rispondere più generosamente al Signore, e cerchiamo una guida, una guida chiara per la nostra esistenza cristiana, lo Spirito Santo porta alla nostra memoria le parole del Vangelo: dobbiamo pregare perseverando e non svenire. La preghiera è il fondamento di ogni lavoro soprannaturale; con la preghiera siamo onnipotenti, e se dovessimo fare a meno di questo ricorso, non otterremmo nulla. Amici di Dio, 238

Come pregava Gesù?

Nel Nuovo Testamento il modello perfetto di preghiera si trova nella preghiera filiale di Gesù. Spesso fatta in solitudine, in segreto, la preghiera di Gesù implica un’adesione amorevole alla volontà del Padre fino alla croce e una fiducia assoluta nell’essere ascoltati.

Gesù Cristo ci testimonia che è in continua comunicazione con il Padre suo e ci invita a farlo. Nel suo insegnamento, Gesù istruisce i suoi discepoli a pregare con un cuore purificato, una fede viva e perseverante, come figli che parlano al Padre.

La preghiera della Vergine Maria, nel suo Fiat e nel suo Magnificat, è caratterizzata dall’offerta generosa di tutto il suo essere nella fede, per questo la Nostra Madre è anche un modello di preghiera, di una persona attenta a ciò che Dio vuole che dica per rispondere a lei.

Il Vangelo di Luca ci ha trasmesso tre parabole in cui Gesù parla della preghiera:

– “L’amico importunato” , che invita a una preghiera insistente. “Bussare e sarà aperto a voi.”A colui che prega in questo modo, il Padre che è nei cieli” gli darà tutto ciò di cui ha bisogno.”

– “La vedova si intromette”, è centrato su una delle qualità della preghiera: è necessario pregare sempre, senza stancarsi, con la pazienza della fede.

– “Il fariseo e il pubblicano” si riferisce all’umiltà del cuore che prega: “O Dio, abbi pietà di me che sono peccatore.” Catechismo della Chiesa Cattolica, 2566-2567; 2613-2622

Testi di San Josemaría per pregare

Ci sono così tante scene in cui Gesù Cristo parla con suo Padre che è impossibile soffermarsi su tutte. Ma penso che non possiamo non considerare le ore, così intense, che precedono la sua Passione e Morte, in cui si prepara a consumare il Sacrificio che ci restituirà all’Amore divino. Nell’intimità del Cenacolo traboccava il suo Cuore: si girava implorando il Padre, annunciava la venuta dello Spirito Santo, incoraggiava il suo popolo ad un continuo fervore di carità e di fede. Amici di Dio, 240

Vi consiglio, nella vostra preghiera, di intervenire nei passi del Vangelo, come un altro personaggio. Per prima cosa immagina la scena o il mistero, che servirà a prenderti e meditare. Allora applichi la comprensione, per considerare quel tratto della vita del Maestro: il suo Cuore tenero, la sua umiltà, la sua purezza, il suo compimento della Volontà del Padre. Allora digli cosa di solito ti succede in queste cose, cosa ti succede, cosa ti sta succedendo. Restate sintonizzati, perché forse vorrà indicarvi qualcosa.: e ci saranno quei movimenti interiori, quella realizzazione, quelle domande riconvenzionali. Amici di Dio, 253

Gesù parla: “Così vi dico: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto.” Pregare. In quale attività umana puoi dare più sicurezza di successo? Camino, 96

Come si innamora la scena dell’Annunciazione. – Mary-quante volte abbiamo meditato!- e ‘ raccolta in preghiera…, mette i suoi cinque sensi e tutti i suoi poteri per parlare con Dio. Nella preghiera conosce la Volontà divina; e con la preghiera fa vivere la sua vita: non dimenticate l’esempio della Madonna! Solco, 481

Esistono diverse forme di preghiera?

Lo Spirito Santo ci insegna e ricorda tutto ciò che Gesù ha detto, e ci educa anche alla vita di preghiera, ispirando espressioni che si rinnovano nei modi permanenti di pregare: benedici Dio, chiedigli perdono, chiedigli di cosa abbiamo bisogno, ringrazialo e lodalo.

L’uomo può scoprire nel suo cuore tutte le benedizioni di cui Dio lo ha reso partecipe. A sua volta, l’uomo può rispondere a Dio, la fonte di quelle benedizioni, con una preghiera di benedizione. L’adorazione è la prima attitudine dell’uomo a riconoscersi come creatura davanti al suo Creatore. La preghiera di petizione è finalizzata al perdono, alla ricerca del Regno e ad ogni reale necessità.

La preghiera di intercessione consiste in una petizione per conto di un altro. Non conosce confini e si estende ai nemici. Si basa sulla fiducia che abbiamo nel nostro Dio Padre, che vuole il meglio per i suoi figli e si occupa dei loro bisogni.

Ogni gioia e ogni dolore, ogni avvenimento e ogni bisogno possono essere motivo di preghiera di ringraziamento, che, partecipando alla preghiera di Cristo, deve riempire tutta la vita, come san Paolo consigliava ai Tessalonicesi: “Rendete grazie in ogni cosa” (1 Ts 5,18). La preghiera di lode totalmente disinteressata è rivolta a Dio; canta per Lui e Gli dà gloria non solo per ciò che ha fatto, ma perché LO è. Catechismo della Chiesa Cattolica,2644-2649

Testi di San Josemaría pregare

Tu mi hai scritto: “pregare è parlare con Dio. Ma di cosa?”Di cosa? Da Lui, da te: gioie, dolori, successi e fallimenti, nobili ambizioni, preoccupazioni quotidiane… debolezze!: e rendimento di grazie e richieste: e l’amore e l’espiazione. In due parole: conoscerlo e conoscerti: “regalati!”Camino, 91

“Prega per me”, gli ho chiesto come faccio sempre. Ed egli mi rispose stupito: “Ma c’è qualcosa che non va in lui?”Dovevo fargli capire che qualcosa succede a tutti noi o ci succede da un momento all’altro; e gli ho aggiunto che, quando manca la preghiera, ‘più cose passano e pesano’. Solco, 479

È molto importante —perdona la mia insistenza— osservare i passi del Messia, perché Egli è venuto a indicarci la via che conduce al Padre. Scopriamo, con lui, come possa fornire sollievo attività soprannaturali apparentemente più piccole; impareremo a vivere ogni momento con vibrazioni di eternità, e capiremo con maggiore profondità che la creatura ha bisogno di quei tempi di intima conversazione con Dio: per trattarti, per pregare Dio, per lodarlo, per entrare in ringraziamenti, per ascoltarlo, o, semplicemente, per stare con lui. Amici di Dio, 238

Con questa ricerca del Signore, tutta la nostra giornata diventa un’unica conversazione intima e fiduciosa. L’ho detto e scritto tante volte, ma non mi dispiace ripeterlo, perché nostro Signore ci fa vedere —con il suo esempio— che questo è il comportamento giusto: preghiera costante, dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina. Quando tutto va facilmente: grazie, mio Dio! Quando arriva un momento difficile: Signore, non abbandonarmi! E questo Dio, mite e umile di cuore, non dimenticherà le nostre preghiere, né rimarrà indifferente, perché ha affermato: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Amici di Dio, 247

Quale fermezza la Parola divina deve produrre per noi! Non ho inventato nulla, quando— durante tutto il mio ministero sacerdotale-ho ripetuto e ripeto instancabilmente quel consiglio. È raccolto dalla Sacra Scrittura, quindi l’ho imparato: Signore, non so come rivolgermi a Te! Signore, insegnaci a pregare! E tutto quell’aiuto amorevole —luce, fuoco, vento impetuoso-viene dallo Spirito Santo, che accende la fiamma e la rende capace di provocare fuochi d’amore. Amici di Dio, 244

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