L’origine effettiva del personaggio Jim Crow è stata persa per leggenda. Una storia afferma che è l’emulazione di Rice di uno schiavo nero che aveva visto nei suoi viaggi in tutto il sud degli Stati Uniti, il cui proprietario non era il signor Crow. Diverse fonti descrivono Rice incontrare un anziano stalliere nero che lavora in una delle città fluviali dove Riso si esibiva. Secondo alcuni racconti, l’uomo aveva una gamba storta e una spalla deformata. Stava cantando su Jim Crow, e punteggiando ogni strofa con un piccolo salto. Secondo Edmon S. Conner, un attore che ha lavorato con Rice all’inizio della sua carriera, il presunto incontro è avvenuto a Louisville, Kentucky. Conner e Rice erano entrambi impegnati per una stagione estiva al teatro della città, che sul retro si affacciava su una stalla livrea. Uno schiavo anziano e deforme che lavorava nel cortile della stalla spesso eseguiva una canzone e una danza che aveva improvvisato per il suo divertimento. Gli attori lo videro, e Rice ” lo guardò da vicino, e vide che c’era un personaggio sconosciuto al palcoscenico. Ha scritto diversi versi, cambiato l’aria un po’, accelerato un buon affare, composto esattamente come papà, e cantò ad un pubblico di Louisville. Erano selvaggi di gioia…”Secondo Conner, la stalla livrea era di proprietà di un uomo bianco di nome Crow, il cui nome lo schiavo anziano adottato.
Una spiegazione più probabile dietro l’origine del personaggio è che Rice aveva osservato e assorbito la canzone e la danza tradizionale afroamericana per molti anni. È cresciuto in un quartiere di Manhattan razzialmente integrato, e più tardi Rice ha girato gli stati schiavi del sud. Secondo le reminiscenze di Isaac Odell, un ex menestrello che descrisse lo sviluppo del genere in un’intervista rilasciata nel 1907, Rice apparve sul palco a Louisville, Kentucky, nel 1830 e imparò lì a imitare il discorso nero locale: “Venendo a New York aprì all’old Park Theatre, dove introdusse il suo Jim Crow act, impersonando uno schiavo nero. Ha cantato una canzone, ‘Mi giro e ruota su’, e ogni notte composto nuovi versi per esso, prendendo piede con il pubblico e facendo un grande nome per se stesso.”