Contrazione isovolumetrica

In un giovane adulto sano, il sangue entra negli atri e scorre verso i ventricoli attraverso le valvole atrioventricolari aperte (valvole tricuspide e mitrale). Segue rapidamente la contrazione atriale, pompando attivamente circa il 30% del sangue di ritorno. Alla fine della diastole, i ventricoli iniziano a depolarizzarsi e, mentre la pressione ventricolare inizia a salire a causa della contrazione, le valvole atrioventricolari si chiudono per impedire il riflusso agli atri. In questa fase, che corrisponde al picco R o al complesso QRS visto su un ECG, anche le valvole semilunari (valvole aortiche e polmonari) sono chiuse. Il risultato netto è che, mentre la contrazione causa un brusco aumento delle pressioni ventricolari, non vi è alcuna variazione complessiva del volume a causa delle valvole chiuse. La fase di contrazione isovolumetrica dura circa 0,03 s, ma questo breve periodo di tempo è sufficiente per costruire una pressione sufficientemente elevata che alla fine supera quella dell’aorta e l’apertura delle valvole semilunari. Questo processo, quindi, aiuta a mantenere il corretto flusso unidirezionale di sangue attraverso il cuore e il sistema circolatorio.

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