(Pocket-lint) – Una recente sentenza di una corte Europea suggerisce che gli utenti dovrebbero essere in grado di rivendere i giochi da loro libreria di Steam in modo analogo a quelli fisici.
Secondo un rapporto del sito web francese Next Inpact, il Tribunale di Primo grado di Parigi ha rilevato all’inizio di questa settimana che Valve era in violazione del diritto europeo.
In particolare, le politiche aziendali sui giochi rivendita va contro la legge che regola il libero flusso delle merci.
Si dice che, secondo tale legge tutti i prodotti, compreso il software digitale, dovrebbero poter essere venduti, anche senza il permesso dell’editore o del venditore originale.
Naturalmente, solo una singola copia può essere venduta, non più versioni, ma la sentenza dice che gli utenti dovrebbero avere il diritto di farlo.
Si dice che Valve abbia tre mesi per correggere la situazione, ma la società ha dichiarato che farà appello alla decisione.
Questa è certamente una svolta interessante degli eventi, soprattutto considerando la controversia in corso che circonda CD key siti di vendita come G2A.
Vi chiedo anche cosa accadrà con altri servizi come Uplay, Epica Store di EA Origin e altri, se questo provvedimento contiene.
Un’altra cosa intrigante a venire fuori dalla sentenza è stato il fatto che Valve ha cercato di affermare Steam era un servizio in abbonamento.
Non esiste attualmente alcun servizio di abbonamento su Steam di cui siamo a conoscenza. A differenza dei servizi Xbox Games Pass o Uplay + che offrono ai giocatori la possibilità di pagare un canone mensile per l’accesso a determinati giochi. Anche se certamente vorremmo vedere uno. Heres sperando che questo è un suggerimento verso che in futuro.
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