Minerva

MINERVA ARGENTINA MIRABAL

Minerva, nata il 12 marzo 1926, mostrava segni di intelligenza anche in giovane età. Quando aveva sette anni, poteva recitare i versi dei poeti francesi. All’età di dodici anni è stata mandata alla scuola secondaria cattolica Inmaculada Concepción con le sorelle Patria e Dedé. Si è laureata nel 1946, dopo aver studiato Lettere e Filosofia. Le piaceva scrivere e leggere poesie, in particolare quella di Juan Pablo Neruda. Come Patria, le piaceva anche l’arte, in particolare quella di Pablo Picasso. Nel dicembre del 1949 fu portata nella capitale e messa agli arresti domiciliari con Doña Chea mentre Don Enrique era detenuto a Fortaleza Ozama. Ha frequentato l’Università di Santo Domingo, dove ha incontrato Manuel (Manolo) Tavarez Justo. I due si sposarono il 20 novembre 1955 e si trasferirono a Montecristi. Ebbero due figli: Minu e Manolito. Le influenze politiche di Minerva includevano cambiamenti che si verificavano in altri paesi dell’America Latina, l’invasione dei Luperioni e la rivoluzione a Cuba. Minerva ammirava il rivoluzionario di sinistra Fidel Castro e recitava le sue famose parole: “Condannatemi, non importa; la storia mi assolverà!”
“è fonte di felicità fare tutto ciò che si può fare per il nostro paese che soffre tante angosce, è triste stare con le braccia incrociate”
Minerva Argentina Mirabal

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