Il bluebottle è composto da quattro diverse colonie di polipi che dipendono l’uno dall’altro per sopravvivere. La specie prende il nome da uno dei suoi polipi, il sacco pieno di gas, spesso chiamato “il galleggiante”, che assomiglia a una bottiglia blu che galleggia nell’oceano. Il galleggiante si muove a seconda del vento e supporta gli altri tre tipi di polipi che sono responsabili della cattura della preda, della digestione del cibo e della riproduzione.2 Il galleggiante può essere da 0,8 a 6 pollici (da 2 a 15 cm) di lunghezza, mentre i tentacoli di alimentazione raggiungono lunghezze di 30 piedi (10 m).1
I Bluebottles sono predatori di foraggiamento che si nutrono principalmente di pesci larvali e piccoli crostacei e molluschi. I loro tentacoli predatori sono dotati di cellule urticanti che vengono utilizzate per paralizzare e catturare la preda. Una volta catturata, la preda viene trasferita alle bocche dei tentacoli digestivi che si espandono a più di 0,8 pollici (2 cm) di larghezza per ingerire la preda.2
Poche specie mangiano il bluebottle perché il suo corpo blu traslucido è difficile da vedere contro l’acqua, ma alcuni predatori che sono immuni alle loro cellule urticanti (ad es., nudibranchi e lumache) sono noti per nutrirsi di questo e di altri sifonofori.
Bluebottles usano i loro tentacoli di riproduzione per produrre le proprie uova e spermatozoi che fanno larva. La larva poi si divide molte volte fino a formare una colonia.1
I Bluebottles sono simili al portoghese Man o’ War (Physalia physalis) nell’aspetto e nel comportamento, ma sono più piccoli e meno velenosi.3 E a differenza del portoghese Man o ‘ War, punture bluebottle devono ancora causare vittime umane. Tuttavia, una puntura di bluebottle causa ancora dolore e gonfiore, e i tentacoli devono essere rimossi con cura dai bagnanti usando una pinzetta.2
La specie non è pregiata o pescata commercialmente, ma forti venti e correnti possono portare massicci sciami di bluebottles fino alle coste dove talvolta si bagnano sulle spiagge.
Curiosità su Bluebottles
1. Il bluebottle non è una medusa, ma un sifonoforo.
2. I bluebottles sono legati agli anemoni di mare e alle meduse.
3. I Bluebottles possono ancora pungere le vittime anche dopo che sono morti o lavati su una spiaggia.
4. Il glauco blu del Pacifico si nutre quasi esclusivamente di bluebottles, conservando le cellule urticanti delle bluebottles consumate che utilizza poi come proprio meccanismo di difesa contro i predatori.
5. I Bluebottles sono più piccoli e meno velenosi della loro controparte atlantica, il portoghese Man o’ War.
Engage Youth with Sailors for the Sea
Oceana ha unito le forze con Sailors for the Sea, un’organizzazione per la conservazione dell’oceano dedicata all’educazione e al coinvolgimento della comunità nautica mondiale. Sailors for the Sea ha sviluppato il programma KELP (Kids Environmental Lesson Plans) per creare la prossima generazione di steward oceanici. Clicca qui o qui sotto per scaricare hands-on attività di scienze marine per i bambini.