I fatti sul dragaggio

Che cos’è il dragaggio?

Il dragaggio è lo scavo di sedimenti e lo smaltimento di essi in una posizione diversa. Il materiale viene scavato o raccolto dal fondo di fiumi, laghi, porti e mare aperto attraverso una serie di metodi, come una paletta gigante o un’aspirazione ad alta pressione.

Diverse acque australiane sono state dragate in passato, in particolare Port Phillip Bay, dominata da Melbourne, e, più recentemente, località al largo della costa del Queensland come Gladstone harbour.

Perché è richiesto?

Il dragaggio viene utilizzato principalmente per mantenere la profondità dei porti o creare nuovi canali di spedizione. Le grandi navi richiedono acqua di una certa profondità per accedere a queste rotte, quindi il dragaggio viene utilizzato per garantire che non si arenino.

A volte il sedimento del dragaggio viene utilizzato per “rinaturalizzare” le aree onshore, come le aree costiere soggette ad erosione. I detriti raccolti sono solitamente una miscela di sabbia, fango e roccia.

Nel caso di Abbot Point, il dragaggio sarà utilizzato per espandere quello che è essenzialmente un semplice molo che si protende in mare in uno dei più grandi porti di carbone del mondo.

Greg Hunt, il ministro dell’ambiente, ha approvato il dragaggio di tre nuovi terminal portuali, che saranno gestiti da una selezione di compagnie minerarie indiane e australiane.

Un totale di 3m metri cubi di fondale saranno rimossi per consentire alle navi di accedere Abbot Point, con fino a 300m tonnellate di carbone spedite ogni anno entro il 2020. Il carbone, estratto dal bacino della Galilea nel Queensland centrale, sarà venduto ai mercati d’oltremare come la Cina e l’India.

Perché è controverso?

Gli ambienti marini sono cose complesse. Rimuovere grandi parti del fondo marino e scaricarlo altrove può avere un impatto importante sull’ecosistema, in aree particolarmente sensibili come le barriere coralline e i vivai ittici. I sedimenti possono soffocare le alghe, che sono la principale fonte di cibo dei dugonghi e delle tartarughe marine, e danneggiare i coralli.

Il governo federale richiede alle società di dragaggio di ottenere un permesso per scaricare sedimenti, affermando che le aree fragili necessitano di “un alto livello di protezione e/o gestione”.

Nonostante il quadro normativo intorno dragaggio, ambientalisti sostengono supervisione è stata lassista, causando danni alle creature marine. Alcuni attivisti vogliono che il dragaggio sia completamente vietato, incolpandolo di rilasciare sostanze chimiche tossiche, aumentare la torbidità dell’acqua e sporcare metalli nocivi in tutta la catena alimentare.

Il tono di questo dibattito si è acuito notevolmente dopo i recenti tentativi delle compagnie minerarie di aprire la costa del Queensland alle esportazioni di carbone.

Il dragaggio a Gladstone harbour è stato estremamente controverso, con i critici che affermano che un processo affrettato e pasticciato ha visto la fuoriuscita di sedimenti attraverso l’ecosistema, causando lesioni e morte di pesci e granchi.

Ambientalisti e pescatori ricreativi hanno accusato il dragaggio di uccidere i pesci a Gladstone, anche se un rapporto del governo ha accusato le inondazioni, piuttosto che il dragaggio, per il lavaggio di sostanze nutritive nocive nella zona.

L’argomento è ora trasferito a Abbot Point vicino alla città di Bowen. I Verdi hanno definito l’approvazione del dragaggio di Hunt “criminale”, mentre altri temono che un aumento delle spedizioni causerà danni alla Grande Barriera Corallina stessa, danneggiando l’industria del turismo da $6 miliardi che si basa sul sito patrimonio dell’Umanità.

Tuttavia, i leader aziendali e dei consigli locali hanno accolto con favore l’espansione di Abbot Point, che considerano vitale per creare posti di lavoro in una regione che ha ristagnato economicamente.

Cosa dice la scienza?

Il dipartimento di valutazione ambientale del progetto Abbot Point afferma che non vi è “alcun rischio sostanziale” per la barriera corallina dall’aumento del trasporto e ha concluso che i sedimenti dragati sono adatti per lo scarico nel parco marino della Grande Barriera Corallina.

North Queensland Bulk Ports, che sta supervisionando il progetto, ha dichiarato di aver condotto una valutazione “rigorosa e robusta” dei rischi, sottolineando che la sua modellazione non mostra alcun impatto negativo sui coralli o sui pesci.

NQBP sostiene che la scienza è dalla sua parte e che non ci sono prove inequivocabili che il dragaggio, se condotto correttamente, sia dannoso per gli ambienti marini.

Ad agosto, il precedente governo laburista ha pubblicato un rapporto che ha commissionato affermando che il bottino del dragaggio viaggia molto più lontano di quanto si pensasse, con sedimenti scaricati in grado di essere disturbati ripetutamente dal maltempo. Tuttavia, l’analisi non esclude lo scarico di rifiuti dragati in mare e suggerisce varie località vicino a porti esistenti che arrecherebbero il minimo danno ai coralli e ad altri animali selvatici marini.

Il rapporto è stato sequestrato dagli ambientalisti, ma l’Autorità del Parco marino della Grande Barriera, che sovrintende alla salute della barriera corallina, ha recentemente chiarito i risultati, sottolineando che i vincoli di tempo hanno significato che il rapporto è stato semplificato e non dovrebbe essere un indicatore di rischio assoluto.

Tuttavia, una recente ricerca della James Cook University ha rilevato che era probabile che il bottino di dragaggio sia più dannoso per gli ecosistemi marini rispetto ai sedimenti lavati in mare dai fiumi.

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