Dinastia carolingia, famiglia di aristocratici franchi e dinastia (750-887 ce) che hanno stabilito per governare l’Europa occidentale. Il nome della dinastia deriva dal gran numero di membri della famiglia che portavano il nome Carlo, in particolare Carlo Magno.
Segue un breve trattamento dei carolingi. Per un trattamento completo, vedi Francia: I carolingi.
La famiglia salì al potere come sindaci ereditari del palazzo del regno franco di Austrasia, e, al tempo di Pipino II di Herstal (Héristal francese), che divenne sindaco del palazzo nel 679, avevano ridotto i loro re merovingi nominali a semplici polene. Infatti, nel 687 Pipino II ottenne il dominio effettivo sull’intero regno franco quando sconfisse il suo rivale neustriano, Ebroïn. Alla sua morte nel 714 Pipino lasciò un erede legittimo, un figlio di sei anni, e un figlio illegittimo, Carlo Martello. Dal 725 Carlo Martello si era affermato come sovrano dei Franchi, anche se mantenne la finzione della sovranità merovingia fino al 737, quando dopo la morte di Teuderico IV lasciò il trono vacante. Carlo Martello morì nel 741 e i suoi figli Pipino III il Breve e Carlomanno divisero il regno tra di loro. Dopo l’abdicazione di Carlomanno nel 747, Pipino III divenne l’unico sovrano. La sua posizione era così sicura che nel 750 depose l’ultimo dei Merovingi, Childerico III, e, con il sostegno di papa Zaccaria, si fece eleggere re da un’assemblea di nobili franchi e consacrato da un vescovo della chiesa romana.
Il regno fu nuovamente diviso alla morte di Pipino III nel 768, ma la morte tre anni dopo di suo figlio minore, Carlomanno, riunì tutti i territori nelle mani del figlio maggiore di Pipino, Carlo, che divenne noto come Carlo Magno. Carlo Magno estese il potere dei Franchi conquistando praticamente tutta la Gallia e la Germania e l’Italia, e fece affluire i Boemi, gli Avari, i serbi, i croati e altri popoli dell’Europa orientale. Strinse un’alleanza con il papato e nel 774 creò uno stato pontificio nell’Italia centrale. Il giorno di Natale dell ‘ 800, alla presenza di Papa Leone III, fu incoronato imperatore del restaurato Impero Romano. L’unità che Carlo Magno fu in grado di imporre all’Europa occidentale, tuttavia, cadde vittima dell’antica usanza franca di dividere il regno tra tutti i figli di un re defunto. Alla morte dell’unico figlio superstite e successore di Carlo Magno, Luigi il Pio, nell ‘ 840, tre dei suoi figli contesero la successione. Nel Trattato di Verdun nell ‘ 843 accettarono di dividere l’impero in tre regni. La Francia Occidentalis in occidente andò a Carlo II il Calvo, la Francia Orientalis in oriente andò a Luigi II il tedesco, e la Francia Media, comprese le province italiane e Roma, andò a Lothar, che ereditò anche il titolo di imperatore.
Le successive spartizioni dei tre regni, insieme all’ascesa di nuove potenze come i Normanni e i Sassoni, furono ridotte all’autorità carolingia. Il titolo imperiale passò da Lotario a suo figlio Luigi II nell ‘855, da Luigi II a suo zio Carlo il Calvo nell’ 875, e, dopo un interregno dopo la morte di Carlo nell ‘877, a Carlo III il Grasso, il figlio più giovane di Luigi il Tedesco, nell’ 881. Nel momento in cui Carlo III fu deposto nell ‘887, il potere carolingio si era quasi dissolto nell’impero, anche se i re carolingi tornarono al potere in Francia nell’ 893/898–923 e 936-987.